Il lavoro, svolto per conto della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, prevedeva principalmente l’attività di smontaggio e primo trattamento dei materiali lignei della “nave D”.
La collocazione dei reperti lignei nelle vasche di stoccaggio è finalizzata al restauro e successiva ricostruzione della nave. L’attività preliminare allo stoccaggio dei materiali prevede un trattamento successivo al recupero di materiali, che consiste nel taglio del guscio in vetroresina con cui il relitto è stato estratto dal suolo, lo smontaggio e la pulitura delle parti, la documentazione e l’imballaggio preliminare.
Sotto la direzione scientifica del dott. Andrea Camilli è stata individuata, nella prua del relitto, la porzione della nave oggetto di questo primo intervento.
Committente
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana