L’area di proprietà del Comune di Brindisi interessa la zona su cui sorgeva l’ex carcere, ottenuto dalla trasformazione, nel secondo dopoguerra, dell’asilo comunale costruito negli anni ’30 del secolo scorso. L’area oggetto d’indagine si trova sul declivio della collina prospiciente il Seno di Levante; in particolare, la zona in cui sono stati effettuati i rinvenimenti archeologici costituisce il versante orientale dell’ isolato ed è delimitata a W da un blocco di abitazioni civili. Fino alla seconda metà del XX secolo l’area  è stata occupata da una costruzione risalente al 1935, adibita ad asilo e successivamente a carcere: parte dei ruderi di questa struttura sono visibili sul cantiere e i suoi muri perimetrali delimitano tuttora la zona sui lati Sud ed Est. Tra le testimonianze riferibili a fasi cronologiche più recenti va citata una fornace relativa, probabilmente, ad un impianto artigianale per la fabbricazione di mattoni e laterizi e databile al XIX secolo d.C. I rinvenimenti più interessanti, per stato di conservazione e “monumentalità”, consistevano nei resti di alcune strutture murarie di età tardoantica, come ad esempio una vaschetta rettangolare rivestita da uno strato di malta idraulica che risultata essere la vasca di decantazione collegata alla più antica delle ghiere della cisterna. Il rinvenimento più importante è risultato essere una struttura costituita da un muro in pietre di piccole dimensioni legate da abbondante malta, su cui si impostava un piano rivestito da malta cementizia di ottima qualità, a sua volta coperto da un piano in laterizi. Nel complesso, i dati recuperati consentono di delineare un quadro delle trasformazioni subite da quest’area dall’età romana fino alla costruzione dell’asilo negli anni Trenta.

Committente

Comune di Brindisi

Lavoro di scavo archeologico
Via del Mare (BR)

aprile 2007 – febbraio 2008

Continuità di vita fino all’età moderna